Nelle aziende alimentari quanti progetti contemporaneamente si portano avanti? Chi li porta avanti? Le risorse sono adeguate? Quanto costa all’azienda procedere lentamente con i Progetti?
Process

 

A seconda delle figure interpellate con queste domande (imprenditori, manager, collaboratori), le riposte possono, ovviamente, essere estremamente varie. Ma ci saranno diversi punti in comune.

Ma partiamo dall’inizio, perché prima di vedere le risposte a questi quesiti dobbiamo definire l’ambito in cui si opera:

Cosa si intende per Progetto?

Un progetto è un’iniziativa temporanea intrapresa per creare un prodotto, un servizio, o un risultato con caratteristiche di unicità. La temporanea natura dei progetti indica un inizio ed una fine definiti. La fine si raggiunge quando sono stati raggiunti gli obiettivi o quando il progetto è terminato poiché non si riesce, anche per impossibilità, a raggiungere gli obiettivi, o quando non sussiste più l’esigenza del progetto. Un progetto può anche essere risolto se il cliente (cliente, sponsor, o sostenitore) intende recedere dal progetto.

I progetti sono spesso utilizzati come mezzo diretto o indiretto per raggiungere obiettivi nel piano strategico di un’organizzazione.

Esempi di progetto tipici del settore alimentare:

  • sviluppo nuovo prodotto, o linea di prodotti (Bio, Vegan, Private Label…);
  • conseguire la certificazione di qualità (IFS, BRC);
  • ampliare uno stabilimento produttivo;
  • creare un Budget o Business Plan;
  • creare una procedura di controllo dei costi,
  • e altro ancora…

Il termine temporaneo non significa necessariamente una durata breve del progetto. Si riferisce al coinvolgimento del progetto e la sua longevità. Il progetto deve avere un inizio e una fine. Quindi un progetto può durare poche settimane, come mesi, se non anni in alcuni casi (rari nel settore alimentare). Però temporaneo in genere non si applica al prodotto, servizio o risultato creato dal progetto; la maggior parte dei progetti sono intrapresi per creare un risultato duraturo. Ad esempio, un progetto di costruzione di un nuovo stabilimento creerà un risultato atteso a durare per decenni. Come il progetto per cambiare una procedura interna aziendale: il risultato diverrà permanente se non verrà valutata la necessità di un ulteriore cambiamento.

Un impegno lavorativo continuativo è generalmente un processo ripetitivo che segue le procedure esistenti di un’organizzazione (ad esempio tutte le attività di routine delle funzioni classiche aziendali: Acquisti, Operations, Commerciale…). Le attività di progetto possono essere nuove per i membri di un gruppo di progetto, che avranno quindi bisogno di una pianificazione specifica rispetto ad altri lavori di routine. Inoltre, i progetti sono intrapresi a tutti i livelli organizzativi.

Sebbene di natura temporanea, se sono allineati alla strategia aziendale, i progetti possono aiutare a raggiungere degli obiettivi organizzativi delle Operations. Le organizzazioni talvolta modificano le proprie attività operative, i prodotti o i sistemi creando iniziative strategiche aziendali che vengono sviluppate e implementate attraverso i progetti.

Tornando, quindi, alle domande iniziali si deve notare che dietro risposte anche brevi che si possono dare, si nasconde un mondo fatto di pianificazione, definizione degli obiettivi ed analisi approfondite dei risultati. Oggi, però, con le dinamiche di mercato globali che ci sono, le nostre aziende pongono le necessarie energie ai cambiamenti strategici o sono (giustamente) occupate allo svolgimento delle attività di routine per fronteggiare i problemi di breve termine?

FOOD UP supporta le aziende impegnate in fasi di grosso cambiamento caratterizzate da forte progettualità, affiancando l’imprenditore e la direzione nella progettazione e nella gestione del cambiamento stesso

CostOfChanges

TO BE CONTINUED…

(se nel frattempo vi interessa approfondire l’argomento, non esitate a contattarci: [email protected]www.foodupconsulting.ch)